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Noci

Le origini della città di Noci, ospitale cittadina collinare a circa 50 km da bari, si perdono nell’epoca medievale. Il nome deriverebbe dal gran numero di alberi di noci e da un antico Castello detto “delle noci”. Intorno al 565, nel luogo in cui sorge la città, fu in effetti costruito un Castello che restò solido sotto i Longobardi. Nel 1040 furono distrutti i villaggi di Casaboli e Barsento ed i cittadini superstiti vennero ad abitare presso il citato castello, che divenne più popolare nel 1100, quando Mottola fu rasa al suolo dal Capitano Muarcaldo.

I tre campanili sono la caratteristica della città: appartengono alla Chiesa Madre, alla Chiesa di Santa Chiara e all’orologio comunale.
Il centro storico di Noci è caratterizzato dalle singolari costruzioni in muratura bianco calce con i tipici tetti “a pignon” di locale pietra calcarea e dalle tipiche gnostre (da chiostro, dal latino claustrum, luogo chiuso), piccole corti comuni dove un tempo si consolidava la legge del vicinato: vi giocavano i bambini, le donne si disponevano a sbucciare le fave, rammendare, filare, si condividevano gioie e dolori.

Nell’economia del paese sono rappresentati tutti i settori produttivi: agricolo, industriale, artigianale e terziario. Fiorenti sono le industrie alimentari (casearie, salumifici, industrie della cioccolata). Parecchi abitanti di Noci risiedono stabilmente in campagna, in aziende a conduzione familiare, spesso totalmente meccanizzate. La maggior parte degli addetti si dedica all’allevamento del bestiame, specialmente bovino.