Altro “ambasciatore” importante di questo variegato territorio è senza ombra di dubbio l’artigianato: l’attività dei “maestri” del luogo segue le tecniche tramandate dai saperi dell’arte popolare. In queste terre l’attività artigianale ha mantenuto vive le sue tradizioni resistendo agli sterili richiami di un modernismo, spesso privo di significati e valori. I centri storici del Gal sono costellati di botteghe e negozi con i prodotti dell’artigianato locale realizzati secondo i canoni della tecnica di antichi mestieri. In molti casi questi prodotti diventano souvenir che abili mani sanno realizzare lavorando i materiali “poveri” e caratteristici di queste variegate realtà.
Lungo le linde vie dei paesini si possono incontrare ancora questi piccoli laboratori in cui la tradizione imprime un’impronta personale ad ogni singolo manufatto prodotto con i materiali peculiari del territorio.
Come non considerare artigianato la realizzazione delle luminarie (decorazioni luminose) di alcune famiglie locali. E sempre legati alla tradizione della festa popolare, soprattutto religiosa, come non segnalare le bande locali che animano le ricorrenze in onore dei Patroni.
Ma queste sono anche terre importanti per la lavorazione della lana, del legno, del cartone, del ferro e dell’alluminio. A Putignano resiste la piccola industria tessile e dell’abbigliamento: alcuni laboratori esportano con il proprio marchio in Italia e all’estero maglie, confezioni da cerimonia per bambini e soprattutto abiti da sposa, mentre decine di piccoli laboratori realizzano giacche, pantaloni e abiti per le grandi firme della moda italiana.
Nella vicina Noci, altre figure tipiche dell’artigianato locale sono quella del panaràl, cioè il costruttore di cesti realizzati con l’arte dell’intreccio e con l’impiego di canne, polloni di ulivo e di ciliegio selvatico, e dello spurtàrche (cestaio), artigiano che, con paglia e rovi, costruisce cesti dalle più svariate forme, destinati innanzitutto alla conservazione e alla essiccazione della frutta. Da segnalare anche i maestri scalpellini e i trullari. In molti ormai realizzano anche trulli in miniatura che vengo venduti come ricordino della visita in queste terre.
Ma l’artigianato non è solo un fatto estetico. Perché non ritenere in un certo senso artigianato vero quanto si produce nel settore alimentare e caseario? Si pensi ai latticini fatti a mano o ai tanti formati tipici di pasta fresca che si producono ad Alberobello.