L’insieme delle architetture religiose, nobiliari e masserizie costituisce una delle massime attrattive del territorio del GAL. Si tratta di luoghi ricchi di tesori, pronti a parlarci dei personaggi e delle storie vissute in questi paesi.
Fra i tesori d’arte a Castellana Grotte, da non perdere sono le straordinarie tele del grande Vincenzo Fato, autore di scuola napoletana, molto attivo in loco. Fato nasce proprio qui, nel 1705, ma cresce artisticamente nella Napoli, capitale del Regno. Particolarmente ricca di sue opere la chiesa del Purgatorio. Ubicata alla sommità di un’altura vicino all’abitato, si trova la luminosa costruzione del Convento francescano e della Chiesa della Madonna della Vetrana, dove si può ammirare un’icona trecentesca della Vergine.
Scrigno di tesori di pietra e di arte è anche Noci. Nel suo antico Casale di Barsentum, di probabile origine messapica, sorge oggi un complesso di straordinario fascino: la chiesetta di Santa Maria di Barsento, edificata tra XI e XII secolo. Il sistema qui utilizzato per la copertura degli spioventi con piccole chianche giustapposte ed autoportanti è caratteristico di quel tipo di edilizia civile che largo impiego troverà nei secoli successivi nei trulli. Nella parte più elevata di questa Murgia, sorge l’Abbazia della Madonna della Scala, isolata fra pini e frutteti: è composta da una piccola chiesa del secolo XI, dove anticamente esisteva un monastero benedettino. Ma prima di lasciare Noci si invita il visitatore ad una capatina nel centro storico per ammirare alcune opere d’arte custodite nella chiesa Matrice, intitolata a Santa Maria della Natività. Da guardare con attenzione il polittico lapideo policromo, risalente alla fine XV sec., attribuibile alla scuola di Nuzzo Barba da Galatina.
Sull’altura di Monte Rotondo a Gioia del Colle domina l’antica chiesetta dell’Annunziata, testimonianza importante non solo sotto l’aspetto architettonico, ma anche sotto quello pittorico, per la presenza di arredi scultorei ed affreschi di buona fattura. A Gioia del Colle è anche uno dei castelli di Puglia meglio conservati e di grande interesse, di epoca normanno-sveva, risultato di almeno tre interventi costruttivi: uno risalente al periodo bizantino, un altro a quello normanno e l’ultimo a quello svevo.
Numerosi anche gli esempi di testimonianze storiche e nobiliari dell’architettura dei centri urbani del Gal: nel centro storico di Putignano si segnala la presenza del Palazzo del Principe, il cui nome nasce dal fatto che fu dimora dei Balì fino a quando non divenne della famiglia dei principi Romanazzi-Carducci ed assunse le caratteristiche di palazzo nobiliare. Nel centro storico di Putignano si erge maestosa la Chiesa Matrice. La sua sobrietà e l’austerità dello stile romanico pugliese le attribuiscono grande imponenza e solennità. All’interno, l’occhio del visitatore non potrà non cogliere, nella cappella di San Biagio, la bellezza dell’altare barocco in pietra con la pregevole statua di San Sebastiano. Quest’ultima è considerata l’opera prima dl grande artista putignanese Stefano da Putignano.
Sant’Oronzo alla Grotta è la seconda chiesa di Turi per grandezza: fu eretta nella prima metà del Settecento su una preesistente chiesa-grotta dedicata allo stesso santo. La tradizione vuole che Oronzo, quando la peste seminò lutti in “Terra di Bari”, sia apparso ad una verginella indicandole la grotta dove i turesi avrebbero potuto venerarlo.
Ubicato nel cuore dell’antica cittadina di Turi, il Palazzo Marchesale vanta oltre un millennio di storia. Questa struttura, oggi “Monumento Nazionale”, dedica ormai da diversi anni, oltre 3000 mq. di splendidi ambienti in pietra viva, con volte a botte ed a crociera, a ricevimenti, congressi, concerti e manifestazioni culturali di vario genere.
Altrettanto bello e interessante, nel cuore di Sammichele di Bari, il Castello Caracciolo cinquecentesco, oggi sede del museo permanente della civiltà contadina. Sita in piazza Vittorio Veneto, la chiesa Maria SS. del Carmelo è uno dei più bei luoghi di culto di stile “neo-classico” della Puglia. All’interno è conservata una statua lignea della Madonna del Carmine, opera di scuola napoletana ed un altare in pietra dedicato alla Vergine di Pompei.